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Come gestire un capo aggressivo e arrogante

Ott 3, 2021 | crescita personale, problemi individuali

Ilaria mi scrive di trovarsi in una situazione pesante al lavoro. Il suo nuovo capo è una persona aggressiva e arrogante, molto spesso alza la voce e sente di non essere apprezzata per i compiti che porta a termine. Si sente per questo estremamente frustrata e ogni mattina fa sempre più fatica ad andare a lavoro. Mi chiede dei consigli per poter riuscire a gestire il comportamento del suo superiore, scongiurando la possibilità di licenziarsi.

Puoi trovare i miei consigli nel video e nel testo appena sotto.

Per fare una domanda al Dott. Tiziano Grosso basta mandare un’email all’indirizzo tizianogrosso@psycopraxis.eu oppure prenotare un appuntamento gratuito.

COME GESTIRE UN CAPO AGGRESSIVO E ARROGANTE

Nei luoghi di lavoro e nelle Aziende spesso il dipendente si trova a relazionarsi con dei superiori aggressivi, talvolta arroganti, in altri casi accentratori o ansiosi. In tutti questi casi il comportamento del capo può dipendere da vari fattori. Innanzitutto può avere ottenuto un avanzamento di carriera senza aver necessariamente le competenze e si ritrova a ricoprire un ruolo per cui non è totalmente preparato. L’aggressività e l’arroganza nascono da questa inadeguatezza nel saper gestire ed organizzare il proprio lavoro, quello dei dipendenti e il rapporto con essi. Può anche dipendere dalla mancanza di competenze trasversali, come ad esempio un’ottima capacità comunicativa che facilita i rapporti interpersonali e dalla incapacità di gestire lo stress lavorativo che di conseguenza viene riversato sui dipendenti. Il capo inoltre può avere un brutto carattere di suo oppure problemi personali e familiari.

In ogni modo prima di licenziarci e cambiare lavoro, soprattutto in questo periodo, è bene mettere in pratica delle strategie per rendere migliore il rapporto con il capo e cercare di distendere l’atmosfera del luogo di lavoro.

1. Non rispondere con aggressività al suo comportamento ma mantieni la calma

Nel momento in cui il tuo capo si rivolge a te alzando la voce e con tono aggressivo cerca di lasciarti attraversare dalle sue parole e di mantenere la calma, senza rispondere alla sua provocazione con aggressività oppure diventando nervosa. Le persone aggressive infatti si aspettano una reazione altrettanto aggressiva dei loro interlocutori, quindi la tua imperturbabilità lo spiazzerà. Inoltre mantenere la calma quando si viene aggrediti verbalmente ti darà una grande soddisfazione nel non aver risposto alla provocazione.

2. Non sopportare passivamente ma assumi un atteggiamento proattivo

Non è nemmeno corretto lasciarsi intimorire e subire passivamente l’atteggiamento aggressivo del capo. Quando vieni aggredita verbalmente mantieni la calma e successivamente rispondi con serenità alle domande che ti vengono poste con altre domande perché in questo modo sposti l’attenzione del tuo interlocutore e soprattutto lo obblighi ad essere preciso e puntuale nell’argomento lavorativo, che è ciò che vi lega.

3. Pretendi rispetto

Se in determinate circostanze percepisci di rimanere particolarmente ferita dal suo comportamento è importante farlo presente, anche se non è facile. Esternare il disagio che provi in modo pacato può portare dei benefici nel rapporto con il capo perché molto spesso l’aggressività non viene percepita consapevolmente da chi la esercita. Parlare in modo trasparente del problema può far prendere coscienza al tuo capo e cambiare il suo comportamento verso di te e anche verso i tuoi colleghi.

4. Sviluppa l’assertività

Cerca di comunicare con assertività: con calma e pacatezza trasmetti i tuoi pensieri e tue convinzioni, anche se non sono in linea con quelli del capo.

5. Fai attenzione al linguaggio non verbale

Oltre al linguaggio verbale è molto importante quello che comunichi con il corpo, anche se questo comporta un esercizio costante ed anche faticoso, perché molto spesso il linguaggio non verbale viene espresso inconsciamente. Prima di tutto non abbassare lo sguardo, ma mantieni il contatto visivo. In più cerca di mantenere una posizione eretta o protesa leggermente in avanti piuttosto che assumere una posizione incurvata di sottomissione. Usa i silenzi nel dialogo in modo tale da guidare la conversazione e fai in modo che l’argomento trattato sia prettamente quello di lavoro, così da non venire attaccata a livello personale.

6. Aspetta prima di licenziarti

Prima di prendere la decisione di lasciare il tuo lavoro, metti in pratica le strategie di relazione che ti ho consigliato. Ci vorrà del tempo per ottenere dei risultati visibili, ma sono strategie che possono tornarti utili in qualsiasi altro rapporto interpersonale. Inoltre prima di licenziarti cercati un’altra opportunità lavorativa concreta, di pari dignità economica e di ruolo.

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Chi sono

Sono Tiziano Grosso e lavoro da più di 30 anni come psicologo e psicoterapeuta a Perugia e Spoleto. La mia soddisfazione più grande è vedere la gratitudine e la gioia di vivere dei miei clienti dopo che abbiamo affrontato e risolto insieme i problemi che tanto li preoccupavano. Scopri di più sul mio lavoro!