Come superare la fine di un’amicizia
Claudia mi chiede alcuni consigli per riuscire a superare la fine di un’amicizia nella situazione in cui si è costretti comunque a frequentarsi.
Puoi trovare i miei consigli nel video e nel testo appena sotto.
Per fare una domanda al Dott. Tiziano Grosso basta mandare un’email all’indirizzo tizianogrosso@psycopraxis.eu oppure prenotare un appuntamento gratuito.
SUPERARE LA FINE DI UN’AMICIZIA
L’amicizia è un sentimento che sfugge alla razionalità: scegliamo tra tante persone proprio quella più simile a noi, quella con cui ci sentiamo liberi di esprimerci. Condividiamo valori, intenti, momenti di vita. È un rapporto di reciprocità e come tale esiste grazie all’impegno di entrambi.
Perché se ci si sceglie in modo naturale è necessaria anche la volontà di condividere del tempo, di confrontarsi con sincerità ed avere rispetto l’uno dell’altro.
Gli studi confermano come l’amicizia abbia dei benefici a livello di benessere psicologico nell’arco dell’intera vita: non solo durante l’adolescenza ma anche negli anni della maturità è fondamentale poter contare su una cerchia di amici sinceri e leali.
Nell’età adolescenziale l’amicizia è spesso un sentimento forte e totalizzante. Si tratta di una dimensione basilare poiché nelle amicizie l’adolescente può sperimentarsi alla ricerca di un’identità autonoma. Anche nell’età adulta l’amicizia continua ad essere importante anche se le aspettative cambiano diventando più realistiche e meno idealizzate. Un cambiamento consistente delle amicizie arriva con la formazione della propria vita di coppia e di una famiglia: i tempi e i momenti dedicati alle amicizie diminuiscono e vi è la tendenza a frequentare altre coppie che conducono lo stesso stile di vita. Con l’età matura si torna a frequentare gli amici perché si ha più tempo.
Ecco i miei consigli per te.
1. Prendi consapevolezza della fine del rapporto di amicizia
Esistono delle amicizie che durano tutta la vita ma il più delle volte nascono, crescono e poi finiscono. Sono fasi del rapporto che dobbiamo accettare e prenderne coscienza per viverli con maggiore intensità e lealtà.
I rapporti di amicizia, come quelli di coppia, finiscono perché nel tempo la nostra vita si evolve e non rimane ferma, e noi con lei maturiamo e cresciamo. Ci sono amicizie che durano per un tempo limitato, legato alla frequentazione della scuola, dell’Università, di un lavoro temporaneo. Un rapporto finisce quando in noi avviene un cambiamento, quando progrediamo, maturiamo, cresciamo o, semplicemente, ci adattiamo a nuove circostanze.
E così come avviene in noi questo può succedere ai nostri amici.
La vita è un continuo mutamento e la sua legge: le svolte nella vita sono dettate dai nostri cambiamenti interiori e si creano nuove possibilità.
La fine di un rapporto di amicizia deve essere visto in questa logica di progresso. Evitiamo perciò di sentirci in colpa oppure traditi se un rapporto di amicizia che è stato importante, oggi fa parte del nostro passato; la verità sta nella crescita stessa dell’essere umano, che spinge tutti a seguire la propria via, il proprio tempo, il proprio corso e i propri valori.
L’atteggiamento giusto è quello di essere grati alle persone che si sono incontrate nel percorso, senza provare sentimenti di invidia, gelosia, ma consapevoli che ogni persona incontrata è stata importante per la definizione di quello che si è ora.
2. Prendi le distanze
La presa di coscienza non avviene in un tempo brevissimo. La maggior parte delle volte è necessario un periodo di elaborazione del lutto. In questa fase sarebbe indicato prendere le distanze e non vedersi più, proprio come si consiglia dopo la fine di un rapporto di coppia, per riuscire ad analizzare meglio la fine dell’amicizia.
Non sempre questo è possibile perché magari si fa parte della stessa cerchia di amicizie o perché oltre ad essere amici si è anche colleghi.Per un periodo potresti non uscire insieme al gruppo di amici, anche perché in questa fase si può venire influenzati dagli amici comuni che non sono imparziali nel giudicare il vostro rapporto. Quindi almeno inizialmente ti consiglio di prendere la distanze non uscendo con amici in comune, oppure evitando i luoghi che si frequentano in comune, oppure facendoti temporaneamente cambiare la mansione al lavoro.
Quando avrai preso consapevolezza della fine del rapporto non avrai più problemi ad incontrare la tua ex amica perché sarai convinta che la fine di quel rapporto era necessario per la tua evoluzione o per l’evoluzione della tua amica se sei stata tu a subire la perdita.
La presa di coscienza riuscirà a farti avere un rapporto di cordialità, onestà e rispetto nonostante l’amicizia intensa sia finita.
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Chi sono
Sono Tiziano Grosso e lavoro da più di 30 anni come psicologo e psicoterapeuta a Perugia e Spoleto. La mia soddisfazione più grande è vedere la gratitudine e la gioia di vivere dei miei clienti dopo che abbiamo affrontato e risolto insieme i problemi che tanto li preoccupavano. Scopri di più sul mio lavoro!
Grazie dottore per aver scritto questo articolo. Io sto cercando di elaborare il lutto. Sono stata amica per molti anni con una signora. Quando ci siamo conosciute eravamo due ragazze. Ci siamo conosciute attraverso i nostri fidanzati, ora mariti, e facciamo parte della stessa compagnia. Abbiamo due figlie della stessa età e le nostre incomprensioni sono nate da quando le ragazze sono diventate adolescenti. Sua figlia è completamente diversa dalla mia. E’ spigliata, carina e ha già avuto diversi fidanzati. La mia è più timida, più selettiva, non ama frequentare ragazzine che si mettono in mostra, è molto sportiva. Hanno frequentato le medie assieme. Durante questo periodo, da una parte la mia si è allontanata perché veniva additata come più grassa, con occhi marroni e non verdi, come poco corteggiata, così le veniva detto dalla figlia della mia ex amica. Il problema è che anche le altre compagne si sono allontanate. Quindi la mia ex amica ha additato tutte come bulle andando anche dai professori. Io ho cercato di parlare con questa ex amica, ma non c’è nulla da fare, la intende solo alla sua maniera. Venerdì mattina abbiamo cercato di parlare, ma dopo due ore, io avevo solo una grande tristezza nel cuore. Il problema è che non voglio litigare perchè facciamo parte della stessa compagnia, anche se mia figlia non vuole più uscire con noi. Grazie se vorrà darmi qualche consiglio
Cara Francesca,
comprendo la sua tristezza causata da questa situazione.
Si prova soddisfazione e benessere quando si vive una bella relazione d’amicizia all’interno di una piacevole compagnia di persone, ma non è detto che anche i relativi figli provino lo stesso interesse nel frequentarsi. In particolare i ragazzi crescendo sviluppano e affermano la propria personalità: i bambini che erano si stanno trasformando in adulti. E’ un’età molto delicata durante la quale con difficoltà si accettano compromessi: i ragazzi frequentano solo i propri affini e spesso hanno incomprensioni con i genitori. Sua figlia si è spontaneamente allontanata dall’altra ragazza perché non la sentiva affine e con probabilità questo è anche reciproco. Non obbligatele a frequentarsi. La vostra compagnia può continuare a ritrovarsi, uscire e vivere bei momenti anche senza la partecipazione dei relativi figli. E’ giusto che entrambe le ragazze abbiano interessi, hobby e amicizie che rispecchino la propria personalità continuandosi a rispettare senza che vengano innescati episodi di bullismo.
In questo modo anche l’amicizia tra voi mamme potrebbe continuare a vivere. Ma se questo non è possibile, una sana distanza potrebbe essere interposta tra voi.
Buona giornata e buon lavoro!
psicologo Tiziano Grosso